Redazione

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È importante in questi mesi condividere e dedicare uno spazio all’attualità del progetto di Nobahar design.

Il progetto di design del gioiello My City "Bloody Teheran" è un segnale potente della forza e della resilienza del popolo iraniano. Di fronte alla tirannia e all'oppressione, ha continuato a lottare per i propri diritti e libertà fondamentali. Questi gioielli non sono stati messi in vendita, ma sono il simbolo e un tributo al coraggio e alla forza della popolazione iraniana e ci ricordano che siamo al loro fianco nella lotta per un futuro migliore.

Sogand Nobahar, socia agc e designer di origine Iraniana, ci parla del suo progetto MyCity "Bloody Tehran":

"MyCity è stato progettato inizialmente nel 2017 e consiste in una serie di braccialetti e anelli, ognuno dei quali riprende la forma architettonica della Torre Milad, nota anche come Torre di Teheran. Queste opere sono progettate per raccontare una storia e farci sentire qualcosa, per aiutarci a connetterci attraverso quelle storie. Il sentimento di nostalgia e i ricordi sono eterni, e ricordare ci fa rivivere quelle esperienze e rivivere quei sentimenti.
My City è dedicato alle persone che hanno costruito una nuova vita lontano dalle loro vecchie città, ma che sono alla ricerca di qualcosa che ricordi loro il luogo da cui provengono e le proprie radici. Con la prima linea della collezione MyCity, ispirata alla mia città natale Teheran, ho voluto essere in due luoghi allo stesso tempo.

Con le recenti tragedie e la rivoluzione in Iran, volevo che avesse un significato più drammatico e urgente, con l’interpretazione che ho di recente realizzato su pezzi unici dal titolo Bloody Teheran."

A seguire i pezzi di Sagand Nobahar che tra l'altro saranno presenti il 6 Marzo a Parigi alla Fashion Week con la sfilata di AlwaySupporTalent group e successivamente dal 18-21 Maggio a Sieraad 2023 ad Amsterdam in Olanda:

Nobahar Design Milano - MY CITY TEHRAN - 2017

Nobahar Design Milano - MyCity BLOODY Tehran - Black thin cuff - 2022

Nobahar Design Milano - MyCity BLOODY Tehran - White wide cuff - 2022

Nobahar Design Milano - MyCity BLOODY Tehran - Yellow ring - 2022

 

Giovedì, 16 Febbraio 2023 10:49

Yukiko Kakimoto

Giappone

 

I use the technique of Kintsugi. Kintsugi is unique to the Japanese culture; it’s a method of repairing cracked or broken pottery. The process of Kintsugi can remind us of how we try to mend ourselves in our lives from physical or emotional wounds, just like a scar.
But a scar is much more, it marks a memory, a history, a decision, love, strength, pain, sorrow, but overall, some form of healing. Kintsugi shares similarities with how we heal with pride, strength, love and beauty. By using gifts from Mother Earth, it’s a collaborative work of natural materials and she assist its evolution and metamorphosis into its final form. If the artwork is ever broken or damaged, I'm offering to give it another life with the Kintsugi method for as long as I live. After its full use, the piece can return to earth just as we humans do.

 

 

Untitled 2019
Brooch | Potter's clay, glaze, Japanese lacquer, pure gold powder, Brass | First prize Gioielli in Fermento 20|21
Metamorphose 2020
Brooch | Potter's clay, glaze, Japanese lacquer, Japanese black ink, pure gold powder, Brass | First prize Gioielli in Fermento 20|21
Metamorphose 2020
Brooch | Potter's clay, glaze, Japanese lacquer, Japanese black ink, pure silver powder, Silver 950 and 925
Metamorphose 2020
Brooch | Potter's clay, glaze, Japanese lacquer, Japanese black ink, pure gold powder, Oxidized silver 950 and 925
Imaginary landscape 2021
Brooch | Potter's clay, Japanese paper, Japanese lacquer, Pigment, Brass | Selected at ENJOIA'T 2022 - Barcelona
Cell 2021
Brooch | Potter's clay, Japanese paper, Japanese lacquer, Pigment, Eggshell, Brass
Sabato, 11 Febbraio 2023 06:21

Adriana Del Duca

Italia

 

La mia ricerca è stimolata principalmente dalla esperienza visiva riscontrata durante il periodo della mia educazione e della mia giovinezza vissuta a Caracas dove tra gli arredi urbani - in gran numero- c'erano i lavori di precursori dell'arte ottica e cinetica come Alejandro Otero, Jesùs Soto e Carlos Cruz Diez. I miei lavori sono frutto di un’identità formatasi grazie all’interesse per le arti, la sperimentazione teatrale e l’osservazione della società.
Ho adottato la trasparenza come punto di partenza onde ottenere effetti ottici attraverso l'affiancamento di figure concepite in qualità di sezioni ovvero matrici che una volta assemblate serialmente offrono una visione volumetrica indipendente. Gli effetti ottici talvolta sono ampliati dalla presenza di sagome in metallo lucido che riflettono altre superfici e contribuiscono ad arricchire il linguaggio basato sul movimento e le forme incostanti. Questo processo considera il carattere interattivo del linguaggio grazie alla partecipazione dell'osservatore esterno. Nella collana Monna Lisa ho sperimentato lo stesso processo partendo dalla fine, ovvero sezionando e assemblando una cornice di legno dorata .
E’ dal periodo del lockdown per la pandemia che ho introdotto l’elemento concettuale in questo processo formale secondo un proprio bisogno di comunicare le mie osservazioni su certi argomenti. Un esempio sono le spille "Abbiamo tutto, non abbiamo nulla" , "Non siamo soli", "Fermento". La collezione Infinite Homes, benché in apparenza potrebbe sembrare lontana dai fattori che definiscono le ricerche Transparencia e Kinetci Paper, comprende in essa gli stessi principi quali stabilità e mutamento, ovvero incostanza. Nella collezione Infinite Homes l'uso delle planimetrie sottolinea la stabilità di un valore che va oltre un luogo fisico: il nido. Sulle superfici, gli elementi possono essere mutevoli o raccontare una storia che evolve. A volte anche il perimetro della pianta diventa un chiaro riferimento ad un oggetto lasciando la dimensione piatta per raggiungere la tridimensionalità come nella spilla Virdarama.
“Following the red dot" è ancora una volta una ricerca formale dove gli effetti ottici sono alla base. L'uso della trasparenza cede la scena al nero e al bianco esplorando in maniera sofisticata altri effetti già sperimentati nella collezione Kinetic Paper.

 

 

Fermento
Spilla | plexiglass
Ave del Paraiso
Collana | Kinetic Paper, cartone pressato
Where are you boy?
Spilla | Argento e pepita d'oro
Ovo - collezione Transparencia,
Collana | plexiglass e bronzo dorato
Butterfly - coll. Following the red dot
Spilla | plexiglass, corallo
Monna Lisa Encantada
Collana | cornice di legno e foglie d'oro

La terza edizione di VONMO STUDIO 2022, il progetto della mostra del gioiello contemporaneo “Purifying The Soul” curato da Felicia Li, ha attratto la pubblica attenzione fin dal suo primo lancio il 4 ottobre 2021. 220 artisti da 38 paesi hanno fatto pervenire entro il 10 giugno 2022 i loro “oggetti dell’anima”. Dopo la selezione effettuata in maniera professionale e imparziale da parte dei sei artisti della nostra giuria internazionale – Catarina Silva (Portogallo), Hongxia Wang (Danimarca), Kim Buick (Danimarca), Maria Rosa Franzin (Italia), Wang Kezhen (Cina) e Zhao Yi (Cina) – sono stati scelti 63 lavori per la mostra di Qinghai.

Dal 31 dicembre 2022 al 2 gennaio 2023, il team di VONMO Studio ha effettuato performance art e fotografia sul Lago ghiacciato di Qinghai. Sul Lago Qinghai ghiacciato dopo la nevicata, è stata sgomberata un’area di 50 x 4 metri dove i curatori hanno trasportato sul loro corpo 66 “oggetti dell’anima” di 66 artisti (inclusi lavori selezionati e della giuria), mostrandoli a cielo e terra con grande rispetto e permettendo alle voci degli artisti di echeggiare sopra il Lago Qinghai.

Dopo le difficoltà che l’umanità hanno attraversato, siamo di nuovo giunti ad un punto di svolta. Ora siamo di nuovo in città a Pechino, per offrire una mostra offline, esibendo ancora più opere di gioiello (112 creazioni di 112 artisti da tutto il mondo), fornendo ai visitatori la possibilità di avere una visione ravvicinata e una comprensione dell’unicità di ciascuna opera: le prospettive di ogni artista sull’anima e il mondo, i loro valori e le loro credenze, insieme con le loro squisite tecniche di lavoro. Questa volta non ci limiteremo a discutere superficialmente cosa è il gioiello contemporaneo, i confini fra il gioiello e il corpo, o aspetti tecnici, ma speriamo che la nostra performance renderà le persone capaci di comprendere, oltre la vita e la morte, che le anime possono raggiungere un più alto livello di “intenso amore”, e queste anime stanno rispondendo ora.

A seguire i gioielli degli autori di AGC selezionati per il progetto e per questa mostra che si terrà presso le sale del LANNG SPACE a Pechino dal 22 al 26 febbraio:

 

Maura Biamonti

Maria Rosa Franzin

Stefano Fronza

Ariel Lavian

Letizia Maggio

Sogand Nobahar

 

  

per approfondire clicca qui

 

 

 

 

Lunedì, 16 Gennaio 2023 07:28

Incontri in AGC: eventi

Dopo un primo incontro interlocutorio e un'interessante sessione con Mariangela Murgia e Alberto Catalano di Fluxis, in programma altri Incontri@AGC.

Il calendario proseguirà fino a giugno con le seguenti proposte:

 

giovedì 26.01.2023 h.20.30

La "cura" del curatore. Il ruolo e la qualità del curatore e l'importanza, nonché la necessità, della sua posizione critica e della sua ricerca

Incontri@Agc con Maria Rosa Franzin e Thereza Pedrosa

 

giovedì 16.03.2023 h.20.30

Sarà ve(t)ro?Storie e curiosità del vetro, grazie al lavoro dei falsari

Incontri@Agc con Caterina Zucchi

 

giovedì 23.03.2023 h.20.30
Join us!Incontri@Agc in lingua inglese e spagnola per i soci internazionali e per quelli italiani che vorranno intervenire

 

giovedì 04.05.2023 h.20.30
Gioiello e spirito del tempo. Uno sguardo personale con un po' di disincanto nel quotidiano filtrato dalla storia e dall'unicità del gioiello di ogni tempo e genere

Incontri@Agc con Maria Laura La Mantia

 

giovedì 29.06.2023 h.20.30
Nano-esplorazioni e narrazioni di superficie. Applicazioni dei fenomeni quantistici nella gioielleria contemporanea

Incontri@Agc a cura di Alice Rendon

 

Vi ricordiamo l'indirizzo mail al quale scrivere per chiarimenti, suggerimenti, proposte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Sabato, 07 Gennaio 2023 15:26

Cara Kadri Mälk

Cara Kadri, poco tempo fa eri a Padova, all'Oratorio di San Rocco. Avevi accettato con grande gioia l'invito di AGC Associazione Gioiello Contemporaneo a partecipare alla mostra sul Gioiello Devozionale.

Con la generosità e la gentilezza che ti erano propri e nei tuoi messaggi in cui traspariva la sofferenza, ci scrivevi quanto era grande il tuo desiderio di esserci.

Avremo sempre con noi, il tuo sguardo il tuo gesto, la tua opera importante.

AGC Associazione

Kadri Mälk

Tallin - Estonia, 27.1.1958 - 1.1.2023

Lunedì, 02 Gennaio 2023 13:20

Sogand Nobahar

Iran Italia

 

We are all unique in our way with the life we live and the stories we tell. These stories must be heard because they have the power to inspire others. That is the intention behind Nobahar Design Milano. Every design piece is unconventional and created to tell a compelling story because, as human beings, we can connect better in this way.

Nobahar Design Milano tells the story of traditional and modern values coming together from living in Italy and Iran. It combines my background in art, my education in Industrial and Jewelry Design.
The brand was founded in 2017 to express the experiences of a life lived in this chaotic world. The kind of world that stops us from going beyond the ordinary. The kind of world that emphasizes sticking to conventional ways of living. Nobahar Design Milano explores this world to learn and experience more of life. Some say it is unconventional. However, that is Nobahar Design’s way of connecting and inspiring people to live life to the fullest.

As Nassim Nicholas Taleb said: “I want to live happily in a world I don’t understand.”
Is it unconventional? Well, I say, let it be as unconventional as it is!

 

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Cin Cin
My City Napoli
My City Tehran
My Inner Freedom
Penombre
Penombre x MFW 2
Sempre più Bella
Stillness
The Rebirth of Lotus

 

 

 

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Pubblicazioni / Pubblications

 

   

    

 

 

 

Lunedì, 05 Dicembre 2022 07:00

Natalia Cellini

Italia

 

Dopo il diploma mi sono sentita libera di iniziare la mia vera formazione, quella artistica. C’è stata una scuola privata di arti decorative a Roma, un po’ di apprendistato con la mia insegnante, poi ho deciso di aprire il mio studio. Per anni ho eseguito committenze di affreschi che mi hanno consentito di affinare e padroneggiare la tecnica pittorica. Poi ho deciso che volevo provare a non subordinare gli elementi formali ai modelli esterni. Il campo della mia ricerca era quello della memoria, della presenza, dei sedimenti di vita interiore come nuclei generativi. Ogni opera è divenuta una biografia interiore che si compone di terre, sabbia, polvere di marmo, colla, pigmenti che sono insieme il fondo e il corpo sui quali incido al posto di disegnare. Fino a quando c’è stato il vero e proprio incontro con la materia: residui ferrosi, minerali e rocce di una miniera abbandonata. Le tracce cromatiche e tattili di quel territorio, le asperità del suolo, la sacralità di quel luogo mi sono rimaste addosso. Da qui è partita la mia nuova ricerca formale nella realizzazione di gioielli. Da allora amo lavorare con materiali che mi riportano a quel mondo non pretenzioso, alla nobiltà di oggetti essenziali, forgiati a mano, attenta a preservare l’imperfetto. Perché i segni presenti sulla pietra rappresentano la sua biografia. Sono delle cicatrici. Esattamente come quelle sulla nostra pelle, che ci ricordano che abbiamo vissuto: cancellarle significherebbe negare il passaggio del tempo. Che è invece materia primaria del mio lavoro.

After my graduation I started my real training, the artistic one. After attending a private school of decorative arts in Rome I decided to open my own studio in 1996. For several years I had run commissions of frescoes that allowed me to refine and master the pictorial technique. Until I decided I wanted to try not to subordinate the formal elements to external models. My research was that of memory, of presence, of the sediments of inner life as generative nuclei. In recent years, each work has been an inner biography that consists of earth, sand, marble dust, glue; pigments that are both the base and the body on which I engrave instead of drawing.
At one point there was the real encounter with the “matter”: ferrous waste of scrap, rocks and minerals from an abandoned mine area. The chromatic and tactile traces that the environment carried, the roughness of the soil, the sacredness of the earth stuck with me. Hence my new research on the level of forms in jewelry production. Since then I have loved working with materials that take me back to that unpretentious world, to that nobility of hand-forged essential objects.
I wanted to be meticulously careful to preserve the imperfection, because the marks on the stone represent his biography, they are scars. Just like those on our skin, which remind us that we have lived: to erase them would be to deny the passage of time. Which is instead the raw material of my work.

 

 

Lettera d'Amore n°1
Alla splendida macchina effimera
Lettera d'Amore n°2
Le dorsali della mia montagna
Lettera d'amore n°7
È bastato perdere una generazione per veder svanire un mondo
Lettera d'Amore n°5
Dove una volta splendeva la sapienza muta
Lettera d'Amore n°14
L'ultima porta chiusa
N.F. Me
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2022
N.F. Me
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2022
Neanderthal
Necklace - Ardesia, onice bianca, corda elastica nera. 2021
Infanzia
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2019
Pensiero e materia
Necklace - Ardesia, ferro, agata naturale. 2019

Giampaolo Babetto, l’artista orafo italiano della Scuola dell’oro di Padova, è noto per le sue opere gioiello – forme geometriche ben distinte che risultano compiersi in entità assolute di straordinaria perfezione e bellezza.
Tuttavia l’ampio spettro dell’opera dell’artista include parimenti design di interni, argenterie, sculture, oggetti liturgici, architetture – ed anche i disegni dei suoi progetti hanno una propria forte identità e una valenza artistica.
“L’Entità dell’essere” ci mostra per la prima volta una completa antologia di questo artista virtuoso e versatile. Il catalogo completo delle opere è accompagnato dai contributi di quattro critici che offrono alcuni ottimi approfondimenti nell’attività di questo artista universale.
Un incontro prezioso a Milano, Domenica 20 novembre in Archivio Negroni: Giampaolo Babetto converserà con gli autori del volume, Andrea Nante e Thereza Pedrosa, e con il curatore dell'edizione Dirk Allgaier, raffinato estimatore e divulgatore delle arti contemporanee internazionali.

Ingresso libero. Posti in sala limitati.

Prenotazione posti su eventbrite a questo link:
https://www.eventbrite.com/cc/bookcity-sotto-casa-1361719

oppure scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Possibilità di seguire l'evento online da questo sitoweb:

https://www.bookcitymilano.it/eventi/2022/incontri-preziosi-giampaolo-babetto-lentita-dellessere

 

Fred Jahn, Friedhelm Mennekes, Andrea Nante, Thereza Pedrosa

BABETTO The Entity of Being / L’Entità dell’Essere/ Die Einheit des Seins,

Arnoldsche Art Publishers, Museo Civico di Asolo (IT) 2022, pp.328

 

La mostra intitolata Gioiello Devozionale, si terrà all’Oratorio di San Rocco a Padova dal 25 novembre 2022 al 5 febbraio 2023.

Il progetto proposto dalla socia Elena Alfonsi ha suscitato grande interesse e partecipazione nazionale ed internazionale. La selezione degli autori è stata curata dalla Dott.ssa Mirella Cisotto Nalon, già Capo Settore Attività Culturali del Comune di Padova.

La tematica proposta al concorso ha sviluppato la partecipazione degli autori invitati e degli autori selezionati con l’invio di opere realizzate con l’utilizzo dei più svariati materiali, dal metallo, carbone, pietre di vario tipo, fotografie, tessuti materiali organici, smalti, lacche e inchiostri giapponesi materiali sintetici, plastiche, magneti, mattoni riciclati e molto altro. Sono 69 gli autori selezionati, 16 gli artisti invitati: Jivan Astfalck, David Bielander, Stephen Bottomley, Helen Britton, Sebastien Carre, Jurgen Eickhoff, Cristina Filipe, Arata Fuchi, Kadri Malk, Judy McCaig, Kazumi Nagano, Ramon Puig Cuyas, Marianne Schliwinski, Alejandra Solar, Tanel Veenre, Silvia Walz.
Le opere esposte rappresentano personalità degli autori, raccontano storie, concetti ed emozioni.
Provengono da diversi Paesi quali Portogallo, Austria, Spagna, Lituania, Polonia, Regno Unito, Belgio, Germania, Lussemburgo, Danimarca, Estonia, Olanda, Sud Africa, Israele, Stati Uniti, Corea del Sud, Svezia, Libia, Messico, Giappone.
E’ stata espressa un’ampia visione del concetto e del significato di “Loss” volto alla Perdita, l’improvvisa mancanza, totale e permanente di un affetto; ma anche la distruzione delle foreste, l’estinzione di specie di animali ed in alcune opere la volontà di non voler perdere tecniche artistiche che raccolgono il significato culturale di una terra.
Saranno presenti molti autori alla conferenza stampa del mattino di venerdi 25 ed all’inaugurazione alle ore 17.00. Tutte le opere saranno illustrate nel catalogo.
La manifestazione è realizzata grazie al Comune di Padova-Assessorato alla Cultura.

Di seguito i soci agc selezionati e le loro opere:
Sara Barbanti, Roberta Bernabei, Annarita Bianco, Patrizia Bonati, Jeemin Jamie Chung, Lluis Comin Vilajosana, Corrado De Meo, Laura Forte, Maria Rosa Franzin, Gigi Mariani, Mineri Matsuura, Kazumi Nagano, Sara Progressi, Anna Retico, Carla Riccoboni e Silvia Sandini, Stefano Rossi, Chiara Scarpitti, Claudia Steiner, Yiota Vogli, Caterina Zanca.

Sara Barbanti

Roberta Bernabei

Annarita Bianco

Patrizia Bonati

Jeemin Jamie Chung

Lluís Comín Vilajosana

Corrado De Meo

Laura Forte

Maria Rosa Franzin

Gigi Mariani

Mineri Matsuura

Kazumi Nagano

Sara Progressi

Anna Retico

Carla Riccoboni e Silvia Sandini

Stefano Rossi

Chiara Scarpitti

Claudia Steiner

Yiota Vogli

Caterina Zanca